Il museo Thyssen Bornemiza è il terzo museo di Madrid per grandezza. Insieme con El Prado e il Reina Sofia - gli altri due famosi musei della capitale spagnola - fa parte del “triangulo del arte”, conosciuto anche come il triangolo d’oro dell’arte.
I tre musei formano infatti un triangolo sulla mappa di Madrid, che può essere percorso a piedi: potete vedere la mappa alla fine della pagina. Il triangolo d’oro rappresenta forse la più importante collezione di dipinti in tutta Europa.
Il Museo Thyssen ospita opere che vanno dal periodo medievale, ai dipinti del XVII secolo di maestri fiamminghi e olandesi fino ad alcuni capolavori di Dalì. Una collezione perfettamente complementare all’arte classica del Prado e a quella moderna del Reina Sofia.
L’edificio è in stile neoclassico ed è simile al museo del Prado: l’elegante Palazzo Villahermosa è diventato sede del museo nel 1992 e da quel momento lo spazio a disposizione è stato quasi raddoppiato.
Perché il museo Thyssen è così speciale?
Da collezione privata a museo:
La collezione privata Thyssen è sicuramente la più importante dell’ultimo secolo, sia come qualità che come volume di opere. Come ha potuto una collezione privata diventare così imponente? Il nonno August Thyssen (1842-1926) fu il fondatore e il proprietario di una fabbrica di ferro e acciaio: la sua fortuna permise al figlio Heinrich Thyssen Bornemisza (1875-1947) di seguire la sua passione e di collezionare opere d’arte dal 1920. Si mise in cerca di capolavori che andavano dal XIII al XVIII secolo, con una particolare predilezione per pittori italiani, fiamminghi e olandesi.
Quando Heinrich morì nel 1947, la sua collezione di 525 opere d’arte fu distribuita tra i suoi eredi. Il figlio però, Barone Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza, comprò tutti i pezzi pregiati dagli altri eredi e li riunì di nuovo, aggiungendo poi altri capolavori.
La casa del Barone in Svizzera cominciò a diventare troppo piccola per la sua collezione che cresceva in continuazione, quindi dovette cercare un luogo più adatto per accoglierla tutta. Anche per mezzo del suo matrimonio con la aristocratica spagnola Carmen "Tita" Cervera, firmò un accordo con il governo spagnolo: circa la metà dei capolavori della collezione furono quindi trasferiti in Spagna andando a formare la collezione dell’odierno Museo Thyssen.
Organizzare una visita al museo
Come cominciare la visita? La cosa migliore da fare è probabilmente pensare prima a quale periodo artistico siete più interessati. La direzione del museo suggerisce di partire dal secondo piano dove cominciano le sale con i dipinti del XIII secolo, per poi seguire cronologicamente la esposizione seguendo il percorso segnalato, passando dai dipinti europei del medioevo fino a raggiungere le sale con le opere del XX secolo.
Seppure fare tutto il percorso sia molto istruttivo, necessita di molto tempo, potete quindi prima consultare la mappa del museo e selezionare le stanze con gli stili e le opere che volete visitare: riuscire a vedere tutto in una sola visita è infatti veramente difficile. Nella mappa sono segnalati anche i pezzi pregiati del museo, come “Venere e Cupido di Rubens” (1606-1611) e "Ritratto di Enrico VIII d’Inghilterra" di Hans Holbein (1537).
Se cominciate dal medioevo al secondo piano, ricordatevi di fermarvi ad ammirare “L’annunciazione”, dittico di Jan van Eyck (1435-1441) e “Santa Caterina" di Caravaggio (1598, nella foto sopra). Anche i dettagliati quadri della città di Venezia di Canaletto sono assolutamente da non perdere! Vale la pena notare che gli uomini della famiglia Thyssen avevano una chiara preferenza per ritratti e paesaggi.
L’impressionismo del XIX secolo al primo piano comprende nomi come Monet, Renoir e Degas ed è degno di nota, così come i quadri post impressionisti di Van Gogh.
Al piano terreno sono rappresentati i movimenti avanguardisti del XX secolo, dall’Espressionismo al Surrealismo fino alla Pop Art: potrete anche trovare famosi quadri di artisti come Picasso e Chagall. C’è inoltre una vasta sezione di artisti americani, con opere quali “Camera d’albergo” di Edward Hopper (1931) e l’intrigante “Donna nel bagno” (1963, fotografia sopra) dell’artista pop Roy Lichtenstein. Questa ampia collezione di arte americana moderna dal XIX al XX secolo rende il Thyssen unico in Europa.
Informazioni pratiche:
Programmi:
Il museo Thyssen organizza spesso esibizioni temporanee dedicate a particolari artisti, epoche o temi. Inoltre, il museo invita i visitatori a partecipare attivamente tramite tutti i tipi di visite guidate, itinerari tematici, laboratori, corsi, letture, concerti e altro.
Orario d’apertura
Il museo Thyssen è aperto tutti i giorni della settimana. Si può entrare fino ad un’ora prima della chiusura.
Lunedì: 12 – 16 (visita gratuita alla collezione permanente)
Martedì – Domenica: 10 – 17
Le esibizioni temporanee del sabato aprono fino alle 21.
Festività:
24 e 31 dicembre: aperto dalle 10 alle 15
Chiuso il 1 gennaio, 25 dicembre e 1 maggio.
Prezzi:
Lunedì: 12 – 16 entrata gratuita.
Accesso alla collezione permanente: € 10, mentre per per le esibizioni temporanee i prezzi variano.
Prezzi delle audioguide: € 4 (€ 3 per esibizioni temporanee, € 6 per tutte e due)
Prezzi ridotti: € 7 - Lo sconto vale per maggiori di 65 anni, pensionati, studenti, possessori della carta giovani, famiglie numerose, disabili (+ 33%) e insegnanti della facoltà delle belle arti.
Entrata libera: bambini sotto i 12 anni (se accompagnati) e disoccupati.
Per gruppi di più di 7 persone: € 8 per persona.
Il museo è accessibile anche con la carta “Paseo del arte” che costa € 25.60 (il pacchetto permette l’accesso a Prado, Reina Sofia e Thyssen-Bornemisza, sia per le collezioni permanenti che temporanee. Potete comprare la carta in ognuno dei tre musei ed è valida per un anno dalla data di acquisto. Beneficerete anche dell’entrata senza coda, che in alcuni orari può essere conveniente)
Per accedere alla collezione permanente è valida anche la Carta Madrid.
Indirizzo e contatti:
Museo Thyssen-Bornemisza - Palacio de Villahermosa
Paseo del Prado 8
28014 Madrid
Email: cavthyssen@stendhal.com
Tel: 0034-902 760 511
Fermata Metro: Banco de España (la più vicina) o Atocha.
Altri suggerimenti:
– Se volete evitare la coda, potete comprare i biglietti online sul sito del museo. Per le esposizioni temporanee più popolari durante i fine settimana può capitare di dover aspettare che le sale si svuotino prima di poter entrare. Potete ritirare i vostri biglietti al box office.
– Nel caso dobbiate aspettare per entrare nel museo, potete approfittarne per visitare alcune delle attrazioni vicine. Per esempio, alla stazione metro di Atocha, c’è un bellissimo giardino botanico. Godetevi questa piccola giungla e bevetevi qualcosa mentre osservate i viaggiatori. Oppure potete mangiare qualche tapas e bere qualcosa nel vicino e vivace quartiere di Huertas, dove troverete locali di tutti i tipi (per esempio proprio su calle Huertas).
– In luglio e agosto, la spettacolare terrazza del Museo Thyssen è aperta. Non perdete l’occasione di godervi una bellissima vista su Madrid se siete in visita durante questi mesi. C’è anche un ristorante di cucina mediterranea. È consigliabile andare di sera.
- Le guide Audio sono disponibili per chi voglia saperne di più sulla storia dei dipinti.
ALTRE COSE DA SAPERE:
- Si possono fare foto nel museo
- Potete lasciare i cappotti e le borse nel guardaroba. Alcuni oggetti, quali ombrelli o borse di grandi dimensioni, non sono permessi all’interno del museo.
- Il Museo è provvisto di WIFI
- C’è un negozio dove potete comprare stampe, libri e altri souvenir. Si può accedere al negozio senza il biglietto per il museo.
- Non è permesso mangiare e bere nel museo. A lato dell’edificio c’è un bar-ristorante con una terrazza rialzata con vista sul giardino del museo (come da foto sopra).
- Il museo è provvisto di accessi per sedie a rotelle e offre anche sedie a rotelle gratuite per la visita. Sono disponibili anche carrozzine per bambini.