L’isola Canaria di Lanzarote fu dichiarata Riserva della Biosfera UNESCO il 7 Ottobre del 1993. Non è stata la prima isola Canaria a essere dichiarata riserva della Biosfera: quest’onore spetta a La Palma. E’ stata, però, la prima volta che un’intera isola, inclusi i suoi centri abitati, ha ricevuto tale nomina.
Cosa è una riserva della Biosfera UNESCO?
La Riserva della Biosfera è una qualifica internazionale assegnata dall'UNESCO per la conservazione e la protezione dell'ambiente.
Per essere dichiarate riserva della Biosfera, aree specifiche devono dimostrare che esiste un nesso storico ben preciso tra l’uomo e la natura.
Perché Lanzarote è una riserva della Biosfera UNESCO?
Non è esagerato dire che se Lanzarote ha ricevuto lo status di riserva della Biosfera, lo deve a un solo uomo: l’eroe ambientale di questi luoghi César Manrique.
La idea e lo sforzo di Manrique di supportare e incoraggiare una relazione tra natura e uomo, insieme a una buona dose di vena artistica, hanno aiutato a preservare questa isola dalle esagerazioni edilizie del turismo di massa. Se da una parte nelle più popolari delle isole Canarie sono stati costruiti villaggi turistici senza alcuna considerazione per l’impatto ambientale, gli interventi di Manrique e la sua influenza hanno portato ad uno sviluppo turistico di Lanzarote nel rispetto dell’ambiente e della natura. Di conseguenza ci sono pochissimi grattacieli sull’isola. Manrique fu anche un membro del comitato spagnolo MAB (man and biosphere), fatto che sicuramente non ha nuociuto alla causa di Lanzarote.
Purtroppo dalla morte di Manrique nel 1992, l’impegno a mantenere la sua visione si è in qualche modo attenuato. Lo status UNESCO dell’isola è stato minacciato alcuni anni fa per colpa di un indiscriminato sviluppo edilizio turistico in alcune popolari aree costiere.
A parte César Manrique, la relazione simbiotica tra la popolazione locale e il caratteristico panorama vulcanico di Lanzarote è stata un altro fattore importante per lo status di riserva della Biosfera. L’esempio più ovvio di questo è l’ingegnoso metodo con cui l’acqua e le piogge sono utilizzate per l’agricoltura, come per esempio la tecnica di piantare le viti nei condotti dalla forma a cono rovesciato formati dalle ceneri dei vulcani a Geria, dove potrete ammirare le più insolite vigne che si possano incontrare.
Il meglio della riserva della Biosfera di Lanzarote
Anche se tutta l’isola è una riserva della Biosfera, ci sono alcuni luoghi di maggior interesse. Le viti che sembrano fatte da alieni le abbiamo viste, ma ci sono inoltre altri luoghi che vale la pena aggiungere alla vostra lista di cose da fare.
Il parco nazionale di Timanfaya
Ci sono pochi visitatori di Lanzarote che non hanno fatto un’escursione a queste insolite terre aride (simili ai calanchi) dove potrete vedere più di cento coni vulcanici. Vedere un cespuglio esplodere sopra una fumarola, guardare l’acqua eruttare in cielo da un geyser e vedere un pollo cotto sul barbecue naturale dell’energia vulcanica, sono opportunità troppo grandi perché siano perse. L'accesso ad alcune zone del parco è gratuito, mentre l'entrata all’area delle Montagne di fuoco, dove avviene tutto il divertimento delle attività vulcaniche, costa €9.César
Tutte le creazioni di Cesar Manrique sono perfette per mettere in mostra l’armonica relazione tra uomo e natura. Los Jameos del Agua (€9) sulla costa nord est sono delle piscine e grotte vulcaniche; Il Mirador del Rio (€4.50) è un punto panoramico sulle scogliere di Famara in classico stile Manrique; Il momunento al campesino (monumento al contadino, entrata libera) a Mozaga è un omaggio al patrimonio dell’agricoltura di Lanzarote, mentre il Giardino dei Cactus (€5.50) a Guatiza è dedicato ad arte e natura e vi potete trovare le più stravaganti forme di Cactus.
La Graciosa e Alegranza
Raggiungibile con il traghetto da Órzola, la Graciosa è una delle isole Canarie meno conosciute, anche se la sua popolazione è di 500 abitanti. E’ un’isola deserta e paradisiaca dove anche le strade del villaggio principale sono di sabbia. Ancora più lontana e in armonia con la natura è l’isola di Alegranza, dove si trova un faro del XIX secolo che condivide lo spazio della piccola isola con una colonia di berte maggiori, alcuni falchi pellegrini e sporadici esemplari di capovaccaio (specie di avvoltoio).
Tutti questi fattori fanno capire bene perché Manrique era così appassionato di questa isola e perché tuttora mantiene il suo status di riserva della Biosfera UNESCO.