La Galizia è terra di grandi tradizioni marinare e millenari legami con la terra, l'agricoltura e la pastorizia; elementi che si traducono tra l'altro in una straordinario patrimonio culturale e gastronomico.
Scoprite con noi alcune delle specialità culinarie più note ed apprezzate della regione.
Pimientos del padron
Uno dei vantaggi della gastronomia gallega è rappresentato dall'abbondanza di ottime materie prime, che fanno sì che molti piatti non abbiamo bisogno di una preparazione eccesivamente elaborata.
Uno dei prodotti autoctoni più noti ed esportati è il "pimiento del padron", un piccolo peperone verde che vanta una caratteristica singolare: sulla stessa pianta coesistono esemplari piccanti con altri dolci, indistinguibili gli uni dagli altri.
Questa particolarità sembra dia origine ad un'usanza che vale la pena segnalare: se si sta condividendo un piatto di pimiento del padron ad una tavolata, il commensale che "becca" quello piccante è tenuto a pagare il conto. Personalmente non sono mai capitato in una situazione del genere (nonostante apprezzi molto questa specialità), per cui non posso pronunciarmi sulle effettive conseguenze dell'aver scelto il peperone sbagliato, in ogni caso, consideratevi avvisati!
Tornando al piatto, la preparazione è semplicissima: i peperoncini vengono fritti o arrostiti,cosparsi di sale grosso e serviti. Un ottimo contorno per la carne ma soprattutto una stuzzicante tapa.
Percebes
Il mare rappresenta naturalmente una delle più importanti risorse dell'economia gallega, e la vocazione marinara degli abitanti di queste terre si riflette naturalmente anche nella gastronomia.
Nella regione si prepara un'infinità di piatti a base di pesce e frutti di mare. Le specie utilizzate sono moltissime, ed alcune riescono ad attirare l'attenzione dei visitatori, oltre che per il gusto e l'eccezionale qualità, anche per essere poco conosciuti.
È il caso del percebe, una specie di crostaceo diffusa in tutto il nord della Spagna e parte integrante della cucina gallega. Viene preparato scottandolo un paio di minuti in acqua, sale e qualche foglia di alloro. Si può preparare anche fritto o alla piastra ed è un ottimo antipasto da accompagnare con vino bianco albariño (vitigno tipico della regione).
Lacon con grelos
Un fantastico piatto unico, completo per quanto riguarda i valori nutrizionali, e soprattutto gustosissimo!
Il lacon è un prosciutto ricavato dalle zampe anteriori del maiale, che viene salato e stagionato per un corto periodo di tempo. I grelos sono le le infiorescenze delle cime di rapa, raccolte in inverno.
Per la preparazione il lacon viene dissalato e cucinato a lungo in acqua. Utilizzando il brodo di cottura della carne, si cucinano i grelos.
Il piatto viene servito e consumato caldo, accompagnato con "cachelos" (fettine di patate lesse) e chorizo, e condito con una spolverata di parpika dolce (o piccante).
Se volete provare un piatto "con sostanza", e che racchiuda i principali sapori della cucina gallega, non cercate oltre.
Pulpo a feira
Insieme al precedente, il pulpo a feira è in assoluto il piatto più famoso della gastronomia gallega, tanto che al di fuori della regione viene chiamato semplicemente "pulpo a la gallega".
Il nome si riferisce al carattere "carattere sociale" di questo piatto; si tratta di una specialità che non può mancare in una fiera, festa, riunione o cena tra amici, e che va preferibilmente condiviso tra tutti i commensali.
Il polpo viene cucinato in acqua bollente, tagliato a fettine, adagiato su un letto di patate lesse, cosparso di sale grosso, "pimenton" (paprika) dolce, olio d'oliva crudo e servito rigorosamente sul tipico piatto di legno.
È una specialità tradizionale preparata secondo una ricetta semplicissima, ma serve una certa abilità nella cottura del polpo, per evitare che rimanga troppo coriaceo al contrario che perda tutto il suo sapore. La cottura perfetta garantisce un piatto che sa di mare e che letteramente si scioglie in bocca.
Caldo gallego
Tra i piatti base dell'alimentazione tradizionale gallega per il loro potere calorico ci sono zuppe e stufati. Preparati con ogni genere di ingredienti (pesce, crostacei, carne, verdure), sono sempre molto saporiti e nutrienti.
Il caldo gallego è il primo piatto più diffuso; preparato con verze, fagioli bianchi, patate, grelos, pancetta, lacon e chorizo, viene servito molto caldo e accompagnato con i vini rossi locali (in particolare Riberio o Ribeira Sacra).
Secondo molti, è preferibile consumarlo nei giorni seguenti la preparazione, dopo averlo riscaldato per aumentarne la densità e la consistenza.
Empanada gallega
Un'altra specialità molto diffusa in tutto il teritorio spagnolo. Si tratta della classica "torta salata" preparata con farine di vario tipo (grano, mais, ma anche semplice pasta sfoglia) e farcita in modo fantasioso.
A parte le classiche versioni con carne di manzo, pollo o cacciagione, esistono diverse varianti originali, soprattutto quelle di pesce (baccalà, cozze, tonno, calamari, capesante, polpo, ecc.) accompagnato con verdure ma anche con miele e uva passa (!).
Anche il formaggio ha come prevedibile un certo protagonismo nella preparazione delle empanadas. Il più famoso della regione è il cosiddetto "queso de tetilla" (così chiamato per la forma particolare, che ricorda un seno). Da segnalare anche il "queso de San Simon da Costa", un formaggio stagionato e leggermente affumicato, e il "queso O Cebreiro", un formaggio fresco a volte impegato anche nella preparazione di dolci.
Tarta de Santiago
Naturalmente non mancano i dolci tradizionali, preparati secondo ricette semplici ed utilizzando gli ingredienti tipici di queste terre.
La Tarta de Santiago è la specialità più famosa, un dolce saporito e delicato preparato con pasta di mandorle, zucchero, cannella e limone.
Viene sempre decorata con una spolverata di zucchero a velo che pemette di disegnare facilmente la croce di Santiago, simbolo del santo più importante della regione.
Un altro dolce molto diffuso è la filloa, una specie di crepe preparata con farina, uova e acqua (anche se in alcuni casi vengono aggiunti latte, brodo e perfino sangue di maiale!). Si accompagna perfettamente con miele, zucchero, crema o con qualche goccia di aguardiente.
Augardiente
Una delle cose che non possono mancare nella gastronomia di una regione fredda in inverno, è un buon liquore per terminare un pasto "impegnativo" nel migliore dei modi.
L'aguardiente gallega (conosciuta anche come "orujo", anche se in realtà questo termine si riferisce in genere ad un liquore preparato in una maniera leggermente differente) è diffusa in due versioni: bianca e d'erbe.
L'aguardiente viene consumata da sola o utilizzata come base per la preparazione di diverse bevande; una specialità assolutamente da provare è la "queimada", preparata con aguardiente e zucchero, ai quali si possono aggiungere frutta (sia a pezzi, che in succo o utilizzando solo la scorza), chicchi di caffé o cannella.
Una volta mescolati gli ingredienti, si versa un po' di zucchero e di aguardiente in un cucchiaio; si da fuoco al contenuto e successivamente, mescolando, alla bevanda. Lo zucchero si caramellizza conferendo al liquido un colore ambrato; con un soffio si spegne la fiamma e la queimada è pronta per essere consumata.