Il clima secco e le alte temperature estive hanno spinto gli abitanti
dell'Andalusia a costruire sin dai tempi antichi dei patii interni nelle loro case per rinfrescare l'ambiente. Spesso i cortili incorporano fontane o giochi d'acqua,
seguendo la tradizione moresca ed utilizzandone tecniche e soluzioni
decorative.
Col tempo, quella che era una semplice soluzione pratica, si è trasformata in un elemento distintivo del modo di vita andaluso, arrivando a rivestire grande importanza nella vita sociale delle comunità di vicini ed a raggiungere lo status di vera propria arte per quanto riguarda elaborazione costruttiva e decorazione. Un'importanza celebrata con una delle feste più colorate ed originali d'Andalusia, la Fiesta de los Patios.
La città
La ben nota espressione "non c'è due senza tre" risulta perfetta per parlare della bellezza delle città d'Andalusia. Alle splendide Granada e Siviglia, due delle più belle città di Spagna e d'Europa, bisogna aggiungere Cordoba, anticamente la città più popolosa del mondo e centro culturale ineguagliabile.
Il centro storico della città è il secondo più esteso di Spagna, ed è la più grande area urbana del mondo ad essere designato Patrimonio Mondiale dell'Umanità dall'UNESCO. Il monumento più importante e rappresentativo della città è sicuramente la celeberrima Mezquita, un'antica moschea islamica traformata in cattedrale cattolica.
Un mese di festa
La primavera è sicuramente il periodo perfetto per visitare Cordoba. Il mese di maggio, in particolare, è quasi interamente dedicato alla festa, e le strade della città sono pervase da un onnipresente profumo di fiori.
Il preludio al cosiddetto Mayo Cordobes è rappresentato dalla parata conosciuta come la Battaglia dei Fiori, che si svolge l'ultima domenica di aprile e vede numerosi carri decorati attraversare la città trasportando donne in abiti tradizionali che lanciano fiori ai passanti trasformando le strade in giganteschi tappeti di petali.
Si passa poi alla festa de Las Cruces de Mayo (celebrata in genere durante la prima settimana del mese); splendide croci alte fino a tre metri e decorate con fiori vengono esposte in diversi angoli del centro città, ovviamente tra musica, balli ed una effervescente atmosfera di festa.
Porte aperte
È poi la volta della festa più attesa del calendario cittadino, la famosa Fiesta de los Patios. Durante l'evento, i cittadini di Cordoba aprono al pubblico le porte dei loro cortili, per permettere a tutti di godere di questi veri e propri gioielli della decorazione. I visitatori sono inoltre i giudici del concorso che premia il patio più bello.
La zona più interessante per scoprire questi tesori floreali è probabilmente quella dell'Alcazar Viejo,
in pieno centro storico. Anche la vicina zona della Mezquita e dell'adiacente
quartiere ebraico offrono cortili davvero spettacolari. A pochi metri si trova inoltre Calleja
de las Flores, un famoso e stretto vicolo sul quale si affacciano case le cui
facciate sono coperte tutto l'anno da vasi di fiori.
Nel caso non ne aveste abbastanza, sappiate che festa non finisce qui; alla fine di maggio ecco altri otto giorni di celebrazione cittadina, la Feria di Cordoba, un evento moltitudinario sullo stile delle altre Ferie andaluse (come quella di Siviglia o di Malaga), e come queste assolutamente da non perdere.
Il Museo dei Patii
Se non avete la possibilità di viaggiare a Cordoba durante la celebrazione de la Fiesta de los Patios, niente paura, la città riserva per voi un'interessante alternativa per permettervi di godere di questa spettacolare tradizione durante tutto l'anno: l'antico Palacio de Viana, situato nel centro storico, sede del Museo dei Patii.
Questo bellissimo edificio vanta ben dodici cortili, che ripercorrono la storia e l'evoluzione di questo elemento architettonico, tanto celebrato ed amato dalla cultura andalusa.
Si va dal tipico patio residenziale medievale, esemplificazione architettonica della vita in comunità, al patio rinascimentale, già simbolo imprescindibile di status e potere, passando per il patio-orto (evoluzione andalusa del patio arabo), per terminare con le elaborazioni decorative delle epoche barocca e romantica. Un modo originale e sicuramente suggestivo di ripercorrere alcuni aspetti della storia sociale dell'Andalusia.